“Flavio, quando ti decidi a dare una mano alla Ferrari?”. La domanda diretta di Ignazio La Russa, presidente del Senato, arriva durante la trasmissione di Radio Rai “La politica nel pallone”. E Briatore, collegato da Londra, risponde subito: “Ho già i miei problemi, altro che quelli della Ferrari”.
Non è la prima volta che il suo amico La Russa lo invita ad occuparsi della scuderia di Maranello che non vince da troppo tempo. Briatore ringrazia e ricorda: “Sono stato vicino alla Ferrari solo di garage… Nessuno mi ha mai chiesto di andare in Ferrari, ma so che quando io ero in Benetton, la Ferrari per vincere mi ha dovuto portare via 12/13 persone a cominciare da Michael Schumacher. Luca di Montezemolo era ed è una grande manager con una grande leadership, ma anche lui per vincere ebbe bisogno dei miei ingegneri e del mio pilota e comunque non fu semplice: aveva dovuto aspettare cinque anni”.
La Russa e Briatore si punzecchiano un po’ su Juve-Inter e il presidente del Senato manda un messaggio chiarissimo: “Ci vorrebbe più coraggio: se si acquistano dei giovani, poi bisogna farli giocare”. Chivu è avvisato. La Russa era stato duro anche con Gattuso, ma oggi è schierato: “Il mio era un consiglio, ma poi una volta scelto Gattuso io tifo per lui e per l’Italia”. Briatore intanto appoggia Vasseur: “Prima o poi risolverà i problemi. È una persona molto valida, ma oggi la F1 è molto complicata con sette macchine in 2 decimi e quest’anno l’unica macchina davvero competitiva è la McLaren… L’anno prossimo cambia tutto e anche noi lotteremo per il podio. Vedrete con le nuove auto tornerà a lottare per la vittoria anche Hamilton che è sempre un grande”.


